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Un giro in Italia

L’incroyable histoire du vol de la Joconde

Apprentissage, Compréhension, Culture | 12 commentaires

Imaginez : la Mona Lisa disparaît du Louvre, en plein Paris, dans une nuit du mois d’aout 1911 ! Qui a bien pu voler ce chef-d’œuvre et pourquoi ? Dans cet article, vous allez non seulement découvrir cette histoire folle, mais aussi améliorer votre italien à l’écrit, enrichir votre vocabulaire et tester vos connaissances avec un quiz. Parce que, franchement, c’est toujours mieux quand on s’amuse ! Et en bonus, à la fin, une vidéo des « ritals » pour vous récompenser. Siete pronti?

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La storia incredibile del furto della Gioconda

La notte del furto

Nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 agosto 1911, prima di un giorno di chiusura del museo del Louvre a Parigi, avvenne un audace furto: la Gioconda scomparve. Il lunedì mattina, un copista, che aveva avuto il permesso di riprodurre l’opera a porte chiuse, si accorse che il quadro era sparito.

La polizia e i sospetti

Era la prima volta che un dipinto veniva rubato da un museo e la polizia, per molto tempo, si trovò nell’incapacità totale di risolvere il caso. Due nomi circolarono rapidamente: il poeta francese Guillaume Apollinaire, che aveva dichiarato di voler distruggere i capolavori dei musei per fare posto all’arte nuova, e il pittore Pablo Picasso. I due furono arrestati, ma poi rilasciati senza prove. Si sospettò anche dell’Impero tedesco, nemico della Francia, ipotizzando un furto organizzato dallo Stato tedesco. Man mano che i sospetti e le polemiche cresceva, si diffuse l’idea che la Gioconda fosse persa per sempre. Nel frattempo, il posto lasciato libero dalla Gioconda sulla parete fu occupato dal Ritratto di Baldassarre Castiglione di Raffaello.

Vincenzo Peruggia e il furto

In realtà, un uomo sapeva dove si trovava l’opera: Vincenzo Peruggia, un ex-impiegato del Louvre originario di Luino. Convinto che il dipinto appartenesse all’Italia e non dovesse restare in Francia, lo aveva rubato, rifugiandosi di notte in una stanza e uscendo il giorno dopo con il quadro sotto il cappotto. Avendo lui stesso montato la teca in vetro per proteggere il dipinto, sapeva esattamente come procedere. Dopo aver nascosto l’opera in una valigia sotto il letto di una pensione a Parigi, la conservò per 28 mesi prima di riportarla a Luino, convinto di poter « regalarla all’Italia ». Credeva, erroneamente, che il quadro fosse stato rubato durante le spoliazioni napoleoniche.

Mona lisa

Il tentativo di vendita

Naïvamente, nel 1913, Peruggia si recò a Firenze per cercare di vendere l’opera per una somma modesta. Entrò in contatto con un antiquario fiorentino che ricevette una lettera firmata « Leonardo », in cui l’autore scriveva: «Il quadro è in mio possesso, appartiene all’Italia perché Leonardo è italiano», accompagnata da una richiesta di riscatto di 500.000 lire per la restituzione. L’antiquario, incuriosito, fissò un appuntamento l’11 dicembre 1913 nella sua stanza n°20 al terzo piano dell’Hotel Tripoli, in via de’ Cerretani (un hotel che cambiò poi il nome in Hotel Gioconda). Si recò sul posto insieme a Giovanni Poggi, direttore degli Uffizi. Quando esaminarono l’opera, si resero conto che non era uno dei tanti falsi in circolazione, ma l’originale, e la fecero consegnare per « verificarne l’autenticità ». Nel frattempo, Peruggia passeggiava tranquillamente per la città, ma venne rintracciato e arrestato. Dopo l’arresto, il ladro, giudicato, venne definito « mentalmente ritardato » e condannato a un anno e quindici giorni di prigione, pena poi ridotta a sette mesi e quindici giorni. La sua difesa si basava interamente su argomenti patriottici, suscitando una certa simpatia. Egli stesso dichiarò di aver trascorso due anni « romantici » con la Gioconda, appesa alla sua cucina.

Il ritorno della Gioconda

Approfittando dell’atmosfera amichevole che regnava tra Italia e Francia, il quadro recuperato fu esposto in tutta Italia: prima agli Uffizi a Firenze, poi all’ambasciata di Francia a Palazzo Farnese a Roma, infine alla Galleria Borghese, dove fu esposto durante le festività natalizie, prima di tornare definitivamente al Louvre. La Mona Lisa arrivò in Francia a Modane, su un treno speciale delle Ferrovie italiane, accolta con grande pompa dalle autorità francesi, per poi giungere a Parigi, dove, nel Salon Carré, l’attendevano il Presidente della Repubblica francese Gaston Doumergue e l’intero governo.

Il mito della Gioconda

Questo furto, lontano dall’essere un semplice atto criminale, contribuì a forgiare il mito della Gioconda. Dall’élite culturale ai semplici appassionati, la sua immagine si imprimò definitivamente nell’immaginario collettivo.

Le vocabulaire difficile

      • furto – vol
      • scomparve – disparut
      • copista – copiste
      • accorse – se rendit compte
      • capolavori – chefs-d’œuvre
      • rilasciati – relâchés
      • sospettò – soupçonna
      • ipotizzando – en supposant 
      • furto – vol
      • giungere – atteindre, arriver à
      • appuntamento – rendez-vous
      • vuoto – vide
      • Ritratto – portrait
      • teca – boîte en verre (vitrine)
      • valigia – valise
      • pensione – pension
      • spoliazioni – spoliations
      • recò – se rendit
      • antiquario – antiquaire
      • riscatto – rançon
      • incuriosito – intrigué
      • consegnare – remettre
      • rifugiandosi – en se réfugiant
      • autenticità – authenticité
      • ritardato – retardé
      • patriottici – patriotiques
      • Ferrovie – chemins de fer
      • pompa – grande cérémonie
      • immaginario collettivo – imaginaire collectif

quiz

À vous de jouer ! Répondez aux questions du quiz… attention le temps passe vite ! A la fin vérifiez vos résultats en haut à droite de l’écran. Vous pouvez mettre le jeux en plein écran en cliquant sur la double flèche en bas à droite.

Le supplément pour rire 😁😁😁

Connaissez-vous la web série les Ritals ? J’en ai souvent parlé à mes élèves tant leurs vidéos me font rire. « Les Ritals » est une série drôle qui raconte l’histoire de deux copains italiens, Federico originaire de Torino et Svevo le Romain, fraîchement débarqués à Paris. À travers des situations comiques et des malentendus, la série montre les défis de l’adaptation à une nouvelle culture. Si le premier fait des efforts pour s’intégrer et s’intéresser aux traditions françaises, le deuxième, grognon et caractérisé par une flagrante mauvaise foi, trouve toujours à redire. C’est une série légère et pleine de charme qui nous fait rire et se moque un tantinet des stéréotypes français et italiens. Je vous propose de regarder cet épisode sur le vol de la Joconde ! Pour les débutants les sous titres sont disponibles, pour les autres, je vous invite à travailler votre compréhension 😉

Retrouvez aussi plus d’informations sur Vincenzo Perugia sur la page de France 2 ici

Une du livre Un giro in italia-Riccardo-Parlons italien

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